Corigliano Fotografia 2016 (parte 2)



La mia sveglia suona alle 6:30, la mattina del secondo giorno a Corigliano. Sembra ci sia un clima meno afoso, oggi. Staremo a vedere...
C’è ancora poca gente in giro. Non riesco a cogliere momenti che mi trasmettano qualcosa. Sale l’insoddisfazione... Naturalmente dipende da me, dalla poca intraprendenza a tuffarmi disinvolto fra la vita comunque presente di primo mattino. Un cagnolino un po’ triste, una rosa gettata a terra davanti l’entrata di un garage, un bel campanile e la balconata di un palazzo storico da cui non si affaccia nessuno, nonostante le mie preghiere; sono i pochi e inconcludenti scatti che riesco ad ottenere nella prima mezz’ora.
Mi accorgo a un certo punto di un’Ape a furgoncino per la consegna del pane a domicilio. Dalle mie parti non c’è affatto questo genere di servizio. Mi incuriosisco e cerco di avvicinarmi. Ma il ragazzo del panificio rimette in moto e parte verso altre consegne... Peccato! Quando ritorno, però, lungo le mura del castello ducale, una busta appesa a una porta attira la mia attenzione. Inquadro e scatto:

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Il proprietario di casa che includo nel fotogramma mi conferma che è un altro modo per consegnare il pane fresco ai clienti abituali (e in effetti il profumo che sprigiona quella busta la dice lunga sulla fragranza degli sfilatini che contiene).
Incrocio Emanuele, compagno di workshop, all’uscita del bar pochi metri più avanti, anche lui alla ricerca di foto che raccontino il luogo. Qualche passo insieme ed io ritorno indietro. C’è un parrucchiere per signora la cui struttura è incastonata in un in bel contesto architettonico. Con gentilezza mi accoglie il Sig. Pasquale, lì in attività dalla metà degli anni ’80. Conosce il Festival ed anche lui ha la passione per la fotografia. Mi mostra il suo ambiente di lavoro, con la più antica delle sale curiosamente tappezzata di croci a una parete:
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Sono regali di clienti ed amici, dall’Italia e dall’estero. C’è anche la croce di una bara, la più grande della collezione... Prima di salutarci ci scambiamo i contatti. Gli manderò le foto, come faccio normalmente in questi casi.
Fra i vicoli dei paesini calabresi i gatti non mancano mai. Ne ho fotografato non so più quanti negli ultimi anni. A volte erano gli unici soggetti viventi nei miei scatti di un’intera giornata. Corigliano Calabro, naturalmente, non fa eccezione: 

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Ce n’è uno appollaiato proprio di fronte la finestra della mia stanza, quando ritorno al bed and breakfast e inizio a sviluppare le poche foto tirate fuori nelle ultime ore.
Comincia così il secondo giorno di workshop. E’ la volta della lettura delle mie 12 fotografie. Monika le guarda con attenzione, inizia a riordinarle secondo degli accostamenti a cui non avrei mai pensato. Altri, invece, rispecchiano un’alternanza di situazioni molto vicina alla mia sequenza originale. Ne esclude due, evidentemente più didascaliche delle altre:

https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2016/07/03_dsf2354bisq_1028.jpg      https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2016/07/04_dsc0011bisq_1028.jpg

Concordo con la scelta, hanno un che di meno dinamico, più “tranquille” e descrittive delle restanti. Potrebbero comunque starci all’interno di un racconto in cui la parola scritta conduce il senso dell’insieme, ma la visione di Monika è qualcosa di molto più raffinato, me ne rendo ben conto. Giustappone le immagini seguendo spesso una linea estetico-formale che funziona eccezionalmente. E’ come se, oltre al procedere della narrazione, tenga sempre presente l’idea di un contesto espositivo o dell’editing in un testo. E non è un caso che, viste le due esclusioni, le sue preferite della mia serie siano le più "in movimento" di tutte:

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Da qui nasce anche il tema assegnatomi per il giorno seguente (come ha già fatto con tutti gli amici di cui ha già visionato i lavori): il movimento, la leggerezza, il volo. Caspita!, mi dico, e ora cosa faccio?!!? Tra l’altro comincio a risentire della stanchezza accumulata dai due giorni, le ore di sonno perse ed il caldo che ancora non dà tregua...
Rincuorato dai riscontri positivi ottenuti dalle mie prime foto fatte sul posto, inizio a programmare le ore successive, prima che calino le luci della sera. Penso subito ai ragazzi della piazzetta. Alle 18:30 circa sono già lì ad osservarli. Il caso vuole che non stiano giocando a calcio, come più spesso succede, ma a “schiaccia 7” (così, alla loro età, chiamavamo quel gioco io e i miei amici): una serie di 6 palleggi aerei e di schiacciate ad eliminazione diretta. Li seguo per circa un’ora, nella speranza di cogliere qualcosa che abbia a che fare col compito ricevuto (aggiungendovi in fase successiva anche il frullo delle ali di un colombo):

https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2016/07/01_dsf4197bisq.jpg     https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2016/07/02_dsf4208bisq.jpg     https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2016/07/03_dsf4201bisq.jpg

Profondamente insoddisfatto, proseguo verso la chiese vicina. Ci sono scenari decisamente interessanti al suo interno, ma non riesco a trarne nulla di buono:

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Sono stanchissimo adesso, le gambe vanno quasi da sole. Apro il mio taccuino e rileggo una frase di Monika, fra le tante trascritte come materiale per l’intervista che vorrei farle: "Non bisogna essere forti per fare certe cose, perché si può voltare sempre la difficoltà al vantaggio, e la nostra fragilità ci può aiutare a scoprire il mondo." Incoraggiato da queste parole, cerco di adattarle alla mia situazione attuale e proseguo verso i vicoletti più angusti di un centro storico sin’ora mai visitato. Scopro strettissimi scorci di fascino inaspettato. Mi ci perdo letteralmente dentro. Fino a che mi si presenta davanti un bel portale baroccheggiante con tanto di nicchia votiva ed accesso sbarrato con un sistema del tutto “originale”. Sento una bambina giocare nella viuzza appena di fianco. Mi piego sulle ginocchia ed aspetto. Il suo palloncino, a un certo punto, arriva proprio davanti al portale. Due scatti soltanto, nel secondo dei quali la bimba si trova nella migliore delle posizioni possibili:

https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2016/07/dsf4138bisq.jpg

Qualcosa è successo, me ne rendo conto. Fra le altre, domani, mostrerò anche questa foto. Chissà...

(parte 3)
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2 commenti:

MIMMO ha detto...

Complimenti, ho visto qualche foto e non mi resta che complimentarmi, ho visto PROPRIO delle belle immagini.

Giuliano M. ha detto...

Grazie del passaggio Mimmo, e degli apprezzamenti :)