“Vieni
a vedere che spettacolo…”, mi dice mia madre, quando è quasi il tramonto. In
effetti le luci di fine giornata sono a volte davvero suggestive, viste dal mio
balcone. Ho la fotocamera pronta in borsa, stavo giusto preparandomi a uscire e
portarmela dietro, in cerca di possibili scene notturne che non riprendo da
tempo (soprattutto a mano libera). Scatto non più di 5 foto ed è in verticale l’inquadratura
che più mi convince:
Di norma i tramonti non mi attraggono, fotograficamente,
ma condividerne la bellezza con una persona cara merita comunque una traccia
nella memoria. Il centro storico è la mia destinazione odierna, lo raggiungo a
piedi; c’è del vento teso ma non fa freddo. Gli stretti vicoli, per altro, ne
riducono la percezione. Sono da poco trascorse le sei del pomeriggio ed è bello
passeggiare fra le poche persone che incrocio e l’atmosfera dai contorni sfumati
che la calda luce dei lampioni serali produce:
Crotone vecchia è ormai la zona di sicuro più multietnica della città. Te ne accorgi dai volti che incontri, dagli odori nuovi che riempiono l’aria, dai colori e dai suoni di terre non più così lontane come un tempo. Quanto mi piace questa cosa!
E
poi ci sono abitanti che non sono mai cambiati, sembrano esserci da sempre; gli
storici residenti in questi luoghi antichi. I gatti.
Ce
n’è sempre qualcuno che avvisa della sua presenza col miagolio; a volte
assomiglia al gemito di un bambino, altre volte all’imitazione che ne fanno gli
uomini. Si muovono furtivi, silenziosi, come le stradine che percorrono. Compagni
non richiesti, ma sempre graditi, di molte passeggiate fotografiche.
E
allora sono io a esser guidato all’interno di una possibile cornice non
prevista. Il che non è necessariamente infruttuoso. Certo, quando invece mi
trovo davanti all’inquadratura ideale, alla scena che ai miei occhi è potenzialmente
la migliore, l’attesa si fa dolce e il tempo sembra passare più lievemente:
Si
tratta di scegliere al momento opportuno, attendere che il giusto elemento si
disponga secondo una composizione armonica. Sono attimi di piacere personale
che infondono quiete e serenità interiore. Mi ci abbandono volentieri. Peccato
siano così rari (e non per l’imponderabilità delle occasioni propizie, quanto
per la mia scarsa capacità di saperne cogliere i doni).
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