Sono trascorsi due anni dalla mia ultima visita a Crucoli.
Un locale concorso fotografico e la partecipazione odierna di alcuni amici
fotoamatori mi offrono l’opportunità di tornarvi con grande piacere. Pochi
minuti alle 9:00 e sono già fra le viuzze del paese. Sempre pulitissime,
curate, in cui si respirano il rispetto e l’attenzione che gli abitanti
prestano al luogo in cui vivono. E non è cosa da poco. Con l’amico Domenico di
Cirò, anche lui come me più mattiniero degli altri, cominciamo a perlustrare nel
dettaglio alcuni scorci del grazioso centro storico. Ci sono punti di ripresa da
cui il succedersi delle abitazioni, dai settori più in alto a quelli più a
valle, sembra un tutt’uno architettonico di singoli elementi incastonati tra
loro dalle sapienti mani di un mastro presepaio:
Dopo un caffè gentilmente offerto dal Comandante dei vigili urbani (l’ospitalità nei piccoli centri è sempre qualcosa di imprescindibile), incontriamo Tiziana nel tradizionale vestito della festa da “pacchiana”. E’ lì apposta per noi fotografi, ci farà da guida e modella, paziente e bellissima, apparentemente instancabile nonostante sia sveglia dalle 4 del mattino per la novena dell’imminente festività della Madonna di Manipuglia. Le fotografie in posa non sono esattamente il mio forte, ma provo ugualmente a scattare qualcosa:
E’ anche curatrice e custode del locale “Museo della civiltà
artigiano-contadina”, Tiziana, e, come già successe qualche anno fa durante la
prima visita a Crucoli con i fotoamatori crotonesi, ci apre le porte
dell’affascinante struttura scavata in parte nella roccia del luogo: il tuffo
nel passato dei tanti oggetti esposti si avverte all’istante. Ogni dettaglio
racconta qualcosa della quotidianità di un tempo, ricrea un’atmosfera antica e
suggestiva. Come le macine in pietra ed il vecchio telaio posti alla sinistra nel
salone d’entrata:
Mi allontano un po’ dal gruppo dei partecipanti fotografi e
mi incammino incuriosito verso altre stradine in salita. Si scorgono panorami
di notevole fascino fra i tetti del paese:
e basta un occhio allenato e la giusta attesa per cogliere
qualche istante fra quelli che preferisco quando fotografo in simili contesti:
Qua e là anche dettagli che non ti aspetteresti, poche
strutture abbandonate che lasciano intravedere particolari di un quotidiano che
non è più:
C’è poi, naturalmente, l’incontro del ritorno a Crucoli col
Sig. Gervasio. Non posso non chiedergli di farsi nuovamente ritrarre con la
foto regalatagli la scorsa volta. Gentilissimo e cordiale come sempre, facciamo
tutta una passeggiata insieme fra la piazza principale e casa sua, dove una
serie di scatti ulteriori riempie i minuti trascorsi ed accompagna le nostre
parole:
Ritorno a girovagare per il centro storico e incrocio
un’interessantissima silhouette che mi sbuca davanti (quasi) inaspettatamente:
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Mi guardo attorno e scorgo alcuni nuvoloni ovattati che
sembrano abbracciare dall’alto un altro dei suggestivi scorci del paese:
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Intanto l’ora si appressa al mezzo dì, il mio stomaco
comincia a farfugliare e le gambe a cedere dalla fame... Quando ribecco il
gruppo dei fotoamatori ancora in cerca di nuovi scatti, Tiziana ci guida
all’interno di un’abitazione in piena attività culinaria da pranzo della
domenica. Gli effluvi che ne scaturiscono per poco non mi fanno stramazzare al
suolo... Ma il gentile signore che con estrema cortesia si presta all’invasione
improvvisa delle nostre fotocamere, mi distoglie dall’acquolina irresistibile
che nel frattempo era aumentata. Il suo sguardo è un misto commovente di tante
cose che non saprei decifrare con precisione. E’ di certo il ritratto più
intenso che ho portato a casa oggi:
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E si giunge, così, all’apice della giornata! Tutti in piazza affamati, ci attende la mega-spaghettata alla sardella che resterà per me fra i ricordi indelebili di questo inizio maggio a Crucoli. Giusto appena uno scatto alle fasi di cottura della pasta e poi la fotocamera si concederà una meritata pausa in cui stomaco e papille gustative si godranno beati il loro momento di gloria:
L’accoglienza ricevuta da questo delizioso paesino
dell’entroterra crotonese avrà ancora, nel proseguo dell’evento, altri momenti
essenziali da portare con sé nella memoria. Non ultimo l’ottimo caffè del bar-ristorante
“Il Castello” e dei suoi gentilissimi e cordiali proprietari che ce l’hanno
offerto:
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Che dire, uno a Crucoli prima o poi ci deve tornare. A me
sta capitando non di rado negli ultimi anni. Adesso ho tanti nuovi motivi in
più per continuare a visitarla...
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