04/02/11

Il fattore umano

"Vorrei partire dalla domanda ossessiva che un anziano fotografo si sente continuamente fare: 'Sei passato al digitale?'. Quella domanda così insistente mi richiama, mi spinge a riflettere su come anche nel nostro mestiere - soprattutto nel nostro mestiere - il mezzo, 'la roba', abbia preso sempre più spazio.
Nell’immaginario e nella quotidianità, gli apparecchi, gli espedienti, le mode hanno preso il posto dei pensieri, delle idee, delle istanze, della critica, delle reali innovazioni. Espedienti e mode si fondono e si confondono, espedienti e trovate prendono il posto dell’anima. Dell’anima non si sente neppure il bisogno.
Una bella immagine, un’immagine che ha vita propria, che ha una dignità propria può nascere solo da profonda partecipazione, da profondo amore. Dalla tensione di tutta una vita. Vale sia per la pellicola che per il digitale."
(Tano D’Amico)

2 commenti:

pacesud ha detto...

Sono pienamente d'accordo, nella fotografia come in qualunque altra forma d'arte e soprattutto nella vita di tutti i giorni senza l'amore e la passione l'immagine appare sterile piena di effetti.. ma non parla al cuore. Il giorno in cui non solo i miei occhi riusciranno a vedere una foto ma anche il mio cuore potrò dire di aver iniziato a fotografare..

Giuliano M. ha detto...

Ti auguro che questo possa avvenire presto, ciao e grazie del passaggio!