03/06/11

Via d'accesso

"Oggi, quando parlo con gli aspiranti fotografi, dico sempre che le attrezzature più sofisticate non servono a niente se non hai una storia da raccontare. Le mie storie raccontano la vita quotidiana della gente normale: uno sguardo di intesa tra due persone, un gesto, un tocco. Non mi interessano granchè invece i ritratti, soprattutto se di personaggi ricchi e famosi. L'ho sempre pensata così, da quando ho preso in mano la prima macchina fotografica: era il 1956 e avevo 12 anni".



"Per ottenere una prospettiva intima, per catturare un istante autentico, bisogna trovare una via d'accesso. Per cominciare, di solito faccio amicizia con la prima persona che incontro. Se non vedo nessuno in giro, mi siedo in un bar e bevo un caffè. Se si avvicina un ragazzino che vuole lucidarmi le scarpe, gi dico di sì. Mi mette di buon umore, e mi porta a conoscere la persona successiva.
(...) Lascio semplicemente che la giornata scorra da sè. (...) Uno dei motivi per cui ho conservato il mio entusiasmo per tutti questi anni è che non ho mai la più pallida idea di ciò che può accadere non solo in un vago futuro ma anche da qui ai prossimi cinque minuti."

da I Grandi Fotografi - David Alan Harvey. Allegato a National Geographic Italia, giugno 2011.
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