06/03/12

Questione di equilibrio

"Henri Cartier-Bresson, il Mozart della fotografia, mio referente, maestro e amico, ci ha insegnato che fotografare significa, nel fulmineo riconoscimento di un istante significativo della vita, mettere sulla stessa linea di mira l'occhio, la mente e il cuore.
(...) Buona parte della cosiddetta fotografia creativa e concettuale di oggi, a caccia di riconoscimenti artistici e di alti prezzi di mercato, pecca spesso per eccesso di cerebralismo o di estetismo fini a se stessi. Ne nascono fotografie che riempiono le pareti di gallerie ma non la nostra intelligenza e non ci danno altra emozione se non, e raramente, un po' di compiacimento formale. L'emozione vera, quella che dura, lo sappiamo, è invece frutto di equilibrio, il difficilissimo equilibrio, appunto, tra l'occhio, la mente e il cuore. Equilibrio che spesso, dai drogati di stupore, viene scambiato per scipitezza, noia. Così non è. L'equilibrio di cui parlo è equilibrio tra forte pensiero, intenso sentimento, fantasia formale.
(...) Spesso, si scambia la forza dell'emozione con la drammaticità del soggetto. E' falso, naturalmente: ci può essere grande forza espressiva nell'istante più quotidiano della nostra vita. Dipende dall'intensità con cui sappiamo vederlo, comunicarlo, riceverlo. Un volto, un paesaggio, un istante di vita, se colti meravigliosamente, possono arricchire, chissà, forse migliorare, se non il mondo, la coscienza che del mondo abbiamo e di noi stessi."

da Scianna F., 2011. Autoritratto di un fotografo. Bruno Mondadori.
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Zio" Ferdinando è un Maestro

Massimiliano

Giuliano M. ha detto...

Sai cosa ti risponderebbe "zio" Ferdinando?: "Maestro sarà lei!" ;-)