21/05/12

Beata infanzia

E poi è arrivato questo scatto. Sempre a Scandale. In principio l'immagine è nata seguendo i piccoli amici incontrati nel centro storico del paese, intenti nei loro giochi e acrobazie. Ho scattato quando la disposizione nell'inquadratura dei vari soggetti assumeva un certo equilibrio ai miei occhi. La fortuna ha voluto che, oltre alla pura geometria degli elementi, ci fosse anche un momento colto di particolare dinamicità.


Pubblicata la foto sul forum Nital dedicato al genere Street e reportage, l'immagine ha ricevuto una serie di consensi che in effetti non mi aspettavo. Su tutti, poi, un commento critico di un utente che, oltre a gratificarmi, mi ha insegnato quanti elementi di lettura possono essere estrapolati da una scena come questa.
Lo riporto nelle parti essenziali:

Uno scatto per nulla banale, intenso, pregno di significato, simbolico e - non da meno - ben eseguito.
Nel suo decalogo Bresson sottolinea (non a caso) di catalizzare la propria "attenzione fotografica" sui bambini [...]
In questo frame c'è la vita (perlomeno un rimando: la fontana, l'acqua) e la morte. I due di sinistra osservano incuriositi ed affascinati, trasognati, quel vortice d'incanto e purezza. Il bimbo di destra, figlio del disincanto, affaticato in volto, si inerpica nello scalare la vita stessa; conscio, forse e nonostante tutto, di ciò che in ultimo, inevitabilmente, l'aspetta.. Contrasti (...): comunione/individualismo.. idealismo/pragmatismo..
Sono ben proposte, "disegnate", delineate le diverse accezioni del termine 'sete' inteso come 'desiderio' di vita, ma anche come 'proposito, ambizione, scalata'.. Concetti chiusi, ben definiti.. un inizio e una fine : la mano del piccolo che si accinge ad aprire il rubinetto, ed i necrologi.
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