...e da tempo anelate. In un colpo solo, a distanza di tre giorni l'uno
dall'altro, ho ordinato due volumi che desideravo da tanto. Difficili da
trovare ad un prezzo ragionevole perchè fuori ristampa - ma non solo
per questo - li tallonavo da un po' attendendo il momento opportuno per
poterli prendere.
Gli autori, Gianni Berengo Gardin e David Alan Harvey (curiosamente accomunati dal nome tripartito), rappresentano esempi fra i più alti di ciò che maggiormente mi attrae in fotografia, di ciò che più mi ha avvicinato ad un certo tipo di approccio. Molto distanti stilisticamente, raccontano in bianco e nero e a colori i loro mondi, facendoceli sentire più "nostri", rendendoci partecipi del loro viaggiare con la fotocamera al collo (Berengo Gardin non se la leva di spalla neppure a tavola!).
"India dei villaggi" e "Cuba", in ordine d'arrivo, i titoli deil libri di cui sto parlando. Del primo ho nei ricordi alcune delle più affascinanti fotografie del grande veneziano (ne contiene in tutto 388, chissà che goduria!), del secondo, beh, che dire, lo inseguo da sempre ed è zeppo di scatti memorabili (se ne trova l'intera serie, credo, qui).
Gli autori, Gianni Berengo Gardin e David Alan Harvey (curiosamente accomunati dal nome tripartito), rappresentano esempi fra i più alti di ciò che maggiormente mi attrae in fotografia, di ciò che più mi ha avvicinato ad un certo tipo di approccio. Molto distanti stilisticamente, raccontano in bianco e nero e a colori i loro mondi, facendoceli sentire più "nostri", rendendoci partecipi del loro viaggiare con la fotocamera al collo (Berengo Gardin non se la leva di spalla neppure a tavola!).
"India dei villaggi" e "Cuba", in ordine d'arrivo, i titoli deil libri di cui sto parlando. Del primo ho nei ricordi alcune delle più affascinanti fotografie del grande veneziano (ne contiene in tutto 388, chissà che goduria!), del secondo, beh, che dire, lo inseguo da sempre ed è zeppo di scatti memorabili (se ne trova l'intera serie, credo, qui).
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