29/01/15

Al posto di...

C'è una storiella che mi sembra riassumere quella che è diventata la nostra relazione con la fotografia e più ancora con l'immagine in rapporto alla nostra identità. La racconta Mc Luhan in 'Understanding media: the extension of man' (1964), e precisamente nel capitolo 'La fotografia. Il bordello senza muri'.
Un'amica incontra una signora che ha un bellissimo bambino nella carrozzina, le si avvcina e le dice: "Oh, che bel bambino hai!". E la mamma risponde con orgoglio: "E questo è niente: non l'hai visto in fotografia!".
Può sembrare una barzelletta, ma la dice lunga sul completo rovesciamento della nostra relazione con l'immagine, che oggi viviamo. Non più immagini del mondo, immagini di noi stessi, ma immagini al posto del mondo, immagini al posto di noi stessi.
(da F. Scianna, 2014. Lo specchio vuoto, pagg. 47-48)

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