Alcuni manifestano insofferenza all’idea di fotografare sul
lungomare della mia città, per via del luogo noto e già ripreso più e più
volte. Il rischio del déjà vu, insomma,
che porterebbe alla mancanza di stimoli fotografici quel tipo di fotoamatore
che preferisce l’insolito, la novità. Non è il mio caso, per fortuna (o per scelta consapevole).
Ogni luogo, per me, merita di essere percorso con la fotocamera al collo.
Sempre.
Un mese fa, circa, ero lì che passeggiavo in cerca di
momenti significativi. Non mi sarei mai aspettato di trovare degli autentici
acrobati alle prese con i loro esercizi di free running. Sono stati gentili nel
farsi fotografare, e così son tornato sul posto una seconda volta. Le foto che
seguono sono una selezione degli scatti portati a casa in quei giorni.
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Devo ammettere che, pur non amando particolarmente la
fotografia di soggetti sportivi in movimento (ma c’è sempre modo, grazie al
cielo, per cambiare idea...), è stato uno spasso seguire Francesco ed i suoi
amici durante le loro piroette aeree, veri e propri salti mortali, prendendo la
rincorsa o sfruttando l’ambiente urbano a disposizione.
Ed è proprio vero, la fotografia si fa con le gambe. Ed io le
ho dovute mettere a dura prova, per seguire i quattro freerunners in azione
cercando le inquadrature più efficaci. Piegato sulle ginocchia per quasi tutto
il tempo, ho risentito per le ore successive di quei minuti trascorsi a
fotografarne le evoluzioni.
Quale che ne sia stato il risultato, è comunque valsa la pena essere lì.
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