18/04/21

"Sai, non sapevo..."

  

 

"Sai, non sapevo sarebbe potuto accadere."
"Cosa?"
"Di sentirmi così, in questo modo."
"Cioè rilassata? In pace? Felice di essere in compagnia dell'uomo più figo della terra?"
domandò lui guardandola divertito e esaltando la sua ironia con una furba danza delle sopracciglia.
"Sciocco! No, di sentirmi, ecco. Di sentire la vita scorrermi, pervadermi, correre, respirare. Mi sembra di percepire il dividersi delle cellule, il sangue che scorre nel cuore e arriva fino alle dita dei piedi. Il vibrare del mio timpano, lo stringersi e rilassarsi delle mie labbra mentre ti parlo. Il vedere con questi occhi il mondo, te, questo giorno splendido come fossi affacciata dai miei occhi. Mi sento di esistere come creatura, come involucro abitato dall'anima. Io ti vedo ma ho consapevolezza di me, del mio respirare, dei miei sbagli, della gioia degli istanti, dei miei dolori, dei sassi sotto i piedi,di ciò di cui ancora provo vergogna."
"Ti capisco."
"Davvero o lo dici tanto per dire?"
"No, no. Dico sul serio. Ti capisco perché anche io mi sento esistere. Mi sento. Sono concreto alla luce del sole e assisto pure io in questo involucro alla prova della mia consapevolezza."
"Come ti fa sentire tutto questo?"
"Felice. Felice di esistere in tua compagnia."
Si sorrisero, di quei sorrisi che sono già abbracci, che sanno già di baci.
I mignoli si intrecciarono mentre entrambi i loro volti venivano colorati di sole e di cielo.

(CP)

2 commenti:

Antonio De Salvo ha detto...

Il brano lo hai scritto tu?

Anonimo ha detto...

No, l'ha scritto la mia compagna.