30/11/08

L'infinitamente piccolo

Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/320'', f/6.3, A.


Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/50', f/14, A, cavalletto.


Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/80'', f/14, A, cavalletto.


Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/80'', f/14, A, cavalletto.


Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/25'', f/11, A, cavalletto.


Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/6'', f/16, A, cavalletto.


Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/320'', f/5.6, A.


Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/6'', f/11, A, cavalletto.


La levataccia di stamattina è stata abbondantemente ripagata dagli scatti che ha saputo tirar fuori lo spettacolare 60mm micro messo alla prova per la prima volta ein plain air. La luce era quasi sempre quella che ti aspetteresti. Soffiava un leggero venticello da est che non era il massimo per l'immobilità di steli d'erba e rametti; e questo mi ha costretto ad assumere le posizioni più scomode per poter catturare i soggetti meno oscillanti. Conseguenza: i miei legamenti ne stanno tutt'ora risentendo... (caspita, quella ravvicinata è finora la fotografia fisicamente più impegnativa che abbia sperimentato!).
I soggetti, poi, hanno acquistato grande fascino nonostante le loro ridotte dimensioni: la lumachina, ad esempio, era più piccola di un bottone di camicia; le gocce di rugiada ancor più minute... E che dire della mia D40 che si specchia nella prima delle due? O della seconda con quella sua brillante trasparenza che la fa somigliare a una biglia di vetro che rototola nella foglia ripiegata di una ferula bagnata?
E così la passione per la fotografia macro ha preso il via da stamattina in modo defintitivo; ora sarà difficile poter farne a meno.
La mattinata di oggi, inoltre, ha riservato altre emozioni ed aneddoti. Appena avrò un pò di tempo, ne scriverò nel prossimo fotoracconto sul forum del Nikon Club Community.

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5 commenti:

Luca ha detto...

Ottimi scatti Giuliano, ottimo il tuo ingresso nella macrofotografia. Confermo le tue sensazioni fisiche: alla fine di una giornata di macro ci si sente sfatti !!! Meravigliosa la foto con la chiocciola, ottima composizione e nitidezza; ottime anche le due foto successive, carinissima quella con la coccinella bagnata che sembra pure infreddolita. Complimenti vivissimi.

Luca

Enrico ha detto...

Ciao Giuliano!
Wow come prima uscita hai già trovato ottimi spunti!!
Le immagini sono belle, ma non so darti molti consigli perchè non ho esperienza!! Una curiosità sui dati di scatto: perchè hai usato un diaframma così chiuso?? so che nella macro è differente, ma se avessi lasciato un pochino più aperto avrebbe migliorato lo sfocato senza perdere in dettaglio il soggetto?? o eri già al limite della PDC!?
Per esempio la foto con la chiocciola che per me è sopra le altre a livello di gradimento, sarebbe stata idilliaca con uno sfocato maggiore...i rami di sfondo mi disturbano un po'....
è un parere personale e per di più di un ignorante in materia, quindi è più da considerarsi curiosità che critica....!

Ciao, Enrico

Giuliano M. ha detto...

@ Luca: grazie davvero dei tuoi apprezzamenti, li ricevo con piacere sincero! Mi sono permesso di utilizzare la tua osservazione sulla coccinella infreddolita per il fotoracconto sul Nikon Club, spero non farai ricorso alla SIAE ;-)

@ Enrico: grazie delle tue ottime osservazioni, che mi danno modo di ragionar sugli scatti effettuati ancora meglio. Allora, come certamente saprai, oltre che dalla focale e dall'apertura del diaframma, la profondità di campo dipende anche dalla distanza dal soggetto. Beh, ti assicuro che la lente del 60mm era davvero molto vicina a quegli esserini, compresa la chiocciola allungata che hai particolarmente gradito. Il mio intento era quello di far venire il più a fuoco possibile sia lei che la piantina su cui stava. Considerato che il piano di messa a fuoco non era parallelo a quello della fotocamera (se così avessi fatto avrei messo in ombra il soggetto e ne avrei compromesso la composizione...), ho dovuto per forza chiudere così tanto (sarebbe forse stato meglio addirittura un tantino in più) per far sì che chiocciolina e pianta fossero ugualmente a fuoco (a ben vedere non è esattamente così...ma quasi). Purtroppo, come hai ben notato, altri rametti al di sotto disturbano l'immagine complessiva, perchè a non troppa distanza dal soggetto principale. Ma in quel caso non so come avrei potuto sopperire alle due esigenze (a meno di appiattire pestandoli i rametti sottostanti, ma il rispetto della natura viene per me prima di tutto).

Enrico ha detto...

Grazie infinite per le delucidazioni, purtroppo del mondo macro so pochetto, non ho mai preso in mano un'ottica del genere, ma mio fratello ne sarebbe felice se l'acquistassi!!
Ti ringrazio anche della disponibilità ad approfondire l'analisi dello scatto per permettermi di comprendere a fondo i tuoi calcoli e le tue scelte!!

Sempre e comunque per prima la NATURA!!!

Giuliano M. ha detto...

@ Enrico: non ne so più di te del mondo macro, ma ti assicuro che basta montarlo sulla fotocamera per capirne tante cose al volo ;-)
E' sempre un piacere poter snocciolare il come e il perchè di uno scatto, che poi è di grande aiuto prima di tutto a chi l'ha realizzato.
Ciao!