Da vicino

Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/125'', f/13, A.

Non è affatto facile scattare una macro a mano libera, soprattutto se c'è un leggero venticello che muove il soggetto, se la luce del giorno non è la migliore e, non ultimo, se si fotografa per la prima volta con questa tecnica... Un tipo di fotografia che richiede estrema pazienza e cura millimetrica della composizione.
La profondità di campo ridottissima, poi, rende l'uso del cavalletto indispensabile se si vogliono ottenere scatti più documentari che artistici. Naturalmente questa prima prova mi ha dato modo più che altro di verificare ed apprezzare l'estrema nitidezza del 60mm Micro. Lo sfocato dei petali più vicini è piuttosto gradevole nell'insieme generale dell'immagine, mentre il mosso del petalo di destra nel fiore principale decisamente meno...
Mi son bastati pochi scatti, stamattina, per apprezzare tutto il fascino della fotografia ravvicinata; un approccio totalmente diverso dal solito, che pone il fotografo a strettissimo contatto col soggetto e il suo micro-ambiente.

Nikon D40, Nikkor-Micro 60mm f/2.8 - ISO 200, 1/3'', f/25, A, cavalletto.

Stesso soggetto (ma riparato dal vento), diversa inquadratura, diversa luce, maggiore profondità di campo, ergo fotocamera piazzata sul treppiedi: il risultato non è ancora soddisfacente ma se non altro vi è una migliore resa dei dettagli (peccato per lo sfondo infelice del mio balcone...). Con un piccolo pannello riflettente, tipo foglio di stagnola accartocciato, avrei senz'altro ottenuto una migliore illuminazione dei petali in primo piano.
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