17/08/15

Album di famiglia

Dopo quasi otto anni di frequentazioni nel mondo della fotografia, mi accorgo che il senso di tutto è ben al di là di quanto, in modo sempre più globalmente riconosciuto e riscontrabile, si vuol significare quando si parla di fotografia. Almeno per me.
Che sia arte, forma espressiva, motivo di autogratificazione, autoincensamento e/o autocelebrazione, è tutto così lontano e differente da ciò che a me interessa del gesto fotografico. Ci si può, e forse ci si deve, passare dalla fase amatoriale di chi trova interesse nella ricerca della bella immagine, da mostrare, in cui mostrarsi e per cui ottenere positivi riscontri. Ci son passato anche io. Col trascorrere del tempo, però, mi son stancato come era inevitabile che accadesse. Non può essere, questo, il senso di un gesto così semplice (si fa per dire) come lo scatto fotografico.
Io l’ho ritrovato nella possibilità di costruzione di racconto e memoria, restringendo il campo ai soggetti che mi sono più vicini, per affetto, affinità, empatia di contenuti.
Occasioni ideali, in questo senso, sono i momenti vissuti nell’ambiente familiare, propri di quel concetto così importante che è, appunto, l’album di famiglia.
Mi è capitato la scorsa domenica. Una giornata trascorsa serenamente fra i boschi carichi per me di ricordi della Sila Piccola, Trepidò in modo particolare.
I miei nipoti, naturalmente, sono fra i primi ad invogliarmi all’uso della fotocamera. Da una passeggiata post-pranzo lungo i sentieri delle mie giovanili scorribande silane, nascono due scatti in cui Giovanni e Francesco appaiono così come il trascorrere del tempo mi sembra continui a forgiare le peculiarità dei rispettivi caratteri:

https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2015/08/01_dsf0557bis.jpg    https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2015/08/02_dsf0558bis.jpg

Nonno e nonna sono presenti quel giorno. Li colgo in due differenti momenti della giornata. Per loro, forse ancor di più, il concetto di memoria raccolta e conservata in una immagine fotografica assume un’importanza tutta particolare:

https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2015/08/03_dsf0541bis.jpg    https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2015/08/04_dsf0546bis.jpg

Mi affascinano sempre i ritratti di famiglia, c’è tutta una indecifrabile varietà di espressioni, atteggiamenti e approcci visivi col mezzo fotografico che se ne potrebbe parlare per ore:

https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2015/08/05_dsf0552bis.jpg

Il contatto con la mamma e con la natura, due concetti in fondo vicinissimi fra loro, come questi ultimi due scatti ai miei nipoti mi portano a pensare: 

https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2015/08/06_dsf0555bis.jpg    https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2015/08/07_dsf0538bis.jpg
 
Questo è tutto. La prossima volta che alla domanda “Stai fotografando?” di qualche mio amico risponderò “Sì, più che altro foto-ricordo”, ciò assumerà un significato ben oltre l’uso comune del termine (e per me fondamentale).
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