29/04/18

Erin K


Riguardare l’archivio è un esercizio che andrebbe fatto con una certa regolarità. Offre l’opportunità di riconsiderare altri scatti che non avevi lavorato in principio. E ti riporta indietro nei ricordi…
E’ la sera del 4 aprile 2014, il primo compleanno di Radio Barrio. Siamo al Circolo Arci di Cutro. Oltre alla diretta della web radio, la serata sarà animata dal concerto di Erin K, cantautrice folk inglese. E’ lì di passaggio non programmato, fra le tappe del suo tour in Italia. Mi dicono che è brava, e bella, anche. Ha un’acconciatura particolare, che ricorda una Pippi Calzelunghe in versione rosa shocking… 
Giro incuriosito fra gli strumenti sul palco, prima dell’inizio. Percussioni, strumenti a corde ed anche un insolito carapace di testuggine:
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Poi la vedo, è davvero bella. E difatti le prime foto che le faccio sono su richiesta: ammiratori dell’ultimo minuto si mettono in posa accanto all’artista, imponendomi quasi di ritrarli… Pochi minuti ed inizia il concerto. Primissima fila per me, e una gran calca alle mie spalle. Comincia la musica… un’autentica rivelazione! Erin ha una vocalità eccezionale, calda e delicata allo stesso tempo. E una musicalità innata! Cosa si può fare con la voce e pochi strumenti purchè ben orchestrati!
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L’accompagnano Brian Radock, strepitoso percussionista, e Danielle Sullivan, ai cori e vari strumenti. Un trio strepitoso, dove la sintonia e l’amicizia producono esecuzioni deliziose, gioiose, piene di ritmi e melodie che non finirei mai di ascoltare (mentre scrivo, per altro, sto ascoltando proprio il cd preso alla fine dell’esibizione):
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Quello che riesce a fare Brian, anche dal punto di vista scenico, poi, è davvero divertente, oltre che tecnicamente impeccabile. Le espressioni del suo volto, dopo tutto, la dicono lunga sull’istrionia del suo modo di fare:
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Ma è quella di Erin che, a guadarla dal mirino della fotocamera, affascina e ti resta impressa, come se stesse guardando chissà dove, fra le pieghe della sua ispirazione:
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La serata procede, con il totale coinvolgimento del pubblico, che applaude e incita i tre a continuare. Io, nonostante la non facile posizione troppo a ridosso degli artisti e praticamente appiccicato a sardina al pubblico del piccolo locale, cerco di cogliere altri momenti significativi del concerto:
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https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2018/04/12_dsf2976bisq.jpg      https://profcamarchivio.files.wordpress.com/2018/04/11_dsf2995bisq.jpg
L’ultimo scatto è la foto-ricordo che Erin and friends mi chiedono di fare. Mentre io, inevitabilmente, continuo a far risuonare quelle loro sonorità così piacevoli e belle, nelle orecchie e nella memoria.
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